martedì 11 marzo 2008
Ora...
Ora che la notte
lascia spazio all'alba
di un nuovo giorno,
vedo l'orizzonte
dipingersi di nuovi colori,
come una tavolozza di un pittore.
Poi vedo nuvole sospinte
dal vento, e poi l'immensa distesa del mare,
e gabbiani seguire rotte di pescherecci
con le loro lampare.
E' la vita di un giorno nuovo,
che il sole illuminera'.
Poi vedo i tuoi occhi ....e li' mi perdo.
Pagine
Intorno a noi il silenzio.
Il buio aleggia nella stanza.
Poi d'improvviso
le nostre mani si cercano,
si toccano,
e le nostre labbra si sfiorano
in un turbinio di emozioni.
Vorrei continuare a leggere con te
le pagine di questo interminabile libro
che si intitola vita
e a volte quando
mi manchi ,
pensare a tutto quello che è stato,
e per tutto quello che ancora sara'.
Vorrei
domenica 9 marzo 2008
RICORDI
A volte mi guardo indietro,
a quando non avevo niente,
ma bastava poco
per rendere felici le mie giornate.
Non che adesso non lo siano,
ma credo abbiano un sapore diverso.
Penso ai giochi innocenti,
alle corse nei prati con gli amici
a un bacio timido di una ragazza.
Ma il tempo che non è galantuomo,
ha fatto scivolare via troppo in fretta
quelle giornate che ricordo con malinconia,
ma che non ha cancellato dalla mia mente,e
d io da buon nostalgico le ho messe
nel cassetto della mia memoria,d
ove nessuno potra' mai rubarle.
TU
Quando non ci sei,
e' grande il desiderio
di averti vicino.
Il mio cuore
e' un fiume in piena.
Sei l'essenza,
la mia vita,
come il polline
per un ape su un fiore...
I tuoi occhi risplendono di luce,
illuminando alcune mie giornate buie.
Vedo te nei miei sorrisi,
e li' vorrei perdermi
come il sole che si perde
in un intenso tramonto.
domenica 20 gennaio 2008
Osteria
Questa che vi voglio raccontare
non è una poesia,
ma è la storia dell'osteria.
Cara vecchia mia!
Cara vecchia mia!
Quante sere abbiamo trascorso in allegria
con un buon bicchiere di vino
e giù a scherzare in compagnia...
Ricordi di un tempo lontano,
Ricordi di un tempo lontano,
il primo amore che ti stringeva la mano
incrociando lo sguardo timidamente piano piano.
Quanta gente hai visto passare
Quanta gente hai visto passare
e quanti segreti da mantenere !
Allora era tutto reale,
Allora era tutto reale,
oggi ho chiuso gli occhi per un attimo
ritornando a sognare ....
Per Te
La Mia Terra
vieni qui
lasciati prendere,
senti com'è fresca l'aria dopo la grandine,
nella mia terra il tramonto colora anche l'anima,
sopra gli argini dei fontanili crescono ancora le fragole,
sotto i portici dei nostri cortili fanno il nido le rondini,
piango solo quando non torno,
e rido solo quando ritorno,
ritorno da te.
(Gamba de Legn)
Respiro
Strade
Mi faccio il mazzo !!!
Ma chi lo dice che chi bene inizia è a metà dell’opera ?
Stamattina : ore 7.00 …. Devo recarmi al lavoro.Oggi sono particolarmente allegro, sarà perché è già giovedì e la giornata è molto bella, nel cielo è già spuntato il sole. Doccia e barba fanno da contorno. Arrivo in cucina e dopo una bella colazione, accarezzo il mio gatto che mi sembra anche lui più frizzante del solito. Premetto che stamattina dovrò usare la Fiat 500 di mia suocera, essendo la mia automobile fuori uso per via della marmitta che si sta staccando.
I miei suoceri sono partiti ieri per Sanremo, e mi hanno lasciato una bella porzione di lasagne che già pregusto per mezzogiorno, quando tornerò a casa per la pausa pranzo (di solito pranzo da loro). Sono in anticipo e mi prendo anche il lusso di preparare la tavola. Sono pronto per uscire. Prendo le mie cose e mi accorgo che sopra il portafoglio mia moglie (uscita di casa un’ora prima di me) mi ha lasciato un biglietto dell’autobus con un post-it con scritto “nel caso avessi bisogno…” Sorrido all’idea e non lo considero! Scendo invece le scale, pensando di far sfrecciare quella carretta rossa che mia suocera usa a 30 all’ora solo per le piccole commissioni in città.
Apro il garage, getto il mazzo di chiavi di casa sul cruscotto della Fiat 500. Giro la chiave di accensione nel quadro…. Niente, non ne vuole proprio sapere di avviarsi. Dopo 5 buoni minuti di tentativi getto la spugna, inc@zzato nero. Ripenso al maledetto biglietto dell’autobus che ho lasciato sulla mensola. Chiudo il garage (quello che da fuori è provvisti di manovella, la giri e se non hai la chiave ti scordi di riaprirlo) e mi avvicino alla porta di casa…. Le chiaviiiiii !!!! ‘Azz, le ho lasciate sul cruscotto della Fiat 500 !!!! Non posso prendere neppure la mia auto con la marmitta rotta che sta nel garage a fianco. Sono solo con me stesso in mezzo al cortile. Chiamo mia moglie, impanicato…. Le spiego l’accaduto e lei mi manda a cag@re con un “sei sempre il solito”.
Mi avvio mestamente alla fermata dell’autobus, la mia ultima risorsa, col rischio di cuccarmi anche una bella multa perché non è previsto il servizio di rilascio biglietti in vettura e purtroppo la rivendita è troppo distante. Attendo infreddolito l’autobus che passerà tra più di mezz’ora. Pessimismo e fastidio. Ad un tratto alzo lo sguardo e lo vedo. MIRACOLO! Non è l’autobus , ma il furgoncino rosso fiammante dello zio di mia moglie (professione giardiniere, per i famigliari “lo Zio Pierino), un vecchio Fiat immatricolato nel lontano 1978, che lui chiama affettuosamente “Ferrarino”. Mi vede lì, incredulo si accosta e gli spiego l’accaduto. Dopo una grassa risata, si offre di accompagnarmi dall’altra parte della città dove lavoro e dove lui, per puro caso deve recarsi per sistemare un giardino poco distanteda lì.
Arrivati davanti al portone della ditta, chi vedo come prima persona ? il mio capo officina. E’ incuriosito e divertito dalla visione del buffo camioncino. Scendo, mi reco velocemente a timbrare il cartellino. L’orologio segna le 8,46…. Mi sono giocato anche l’ultimo quarto d’ora.
Non è ancora iniziata la mia giornata lavorativa, ma io mi sono già fatto il “mazzo”!
Non è ancora iniziata la mia giornata lavorativa, ma io mi sono già fatto il “mazzo”!
Quella volta ... (storia vera)
Sanremo. Maggio 2007. Mi sono concesso una piccola vacanza senza mia moglie (che per problemi di lavoro è dovuta restare in città), in compagnia di mio cognato, che si sta riposando in Riviera con la moglie e il piccolino. La giornata è piovosa. A Sanremo non piove quasi mai, ma quelle poche volte che accade, è un vero e proprio diluvio. Dopo una giornata trascorsa insieme, mi congedo da mio cognato e mi concedo un po’ di tempo tutto per me. Sono le 17,00 circa. Dopo aver girato un po’ per negozi, decido di acquistare una camicia e un paio di scarpe, che si aggiungono all’ombrello appena preso da un vù cumprà all’angolo. Io ho sempre odiato gli ombrelli, ma questa volta non posso proprio farne a meno!
Raggiungo mio cognato al nostro punto di ritrovo, il Bar Gino, per l’happy hour. La cosa si fa spessa perché arrivano altri nostri amici. Un aperitivo tira l’altro e la faccenda si fa complicata, il tempo scorre e ci accordiamo per una “pizzata”. Mio cognato torna al residence situato a pochi metri dal bar, io mi affretto a raggiungere la stazione degli autobus per recarmi nella casa in affitto dei mie suoceri a circa 15 minuti da lì, per prepararmi alla serata.
Arrivo un po’ “confuso” alla stazione, l’autobus sta per partire. Salgo con le mie borse e l’ombrello, carico come un asino e mi metto comodo. Mi accorgo dopo alcuni minuti che il percorso non è quello solito. Ho sbagliato autobus. Chiedo all’autista se ferma comunque vicino alla mia via. Mi risponde di sì. Mi tranquillizzo e mi appisolo. Dopo un po’ mi risveglio e non so più dove siamo. Tra l’altro sono rimasto l’unico passeggero. Chiedo nuovamente informazione all’autista. La mia fermata è passata da un pezzo. La strada è stretta, a senso unico e in salita, e tristemente senza più fermate intermedie. Scopro che la destinazione è il capolinea di San Romolo, 15 chilometri in salita !! Che bella figura di merd@ ! L’autista è divertito, mi guarda stupito, se non avessi sbagliato autobus sarei tornato a casa in meno di dieci minuti.
Ci presentiamo, lui si chiama Marco, gli racconto la mia disavventura. Scoppia a ridere e cerca di consolarmi. E’ contento. In questa giornata piovosa ha trovato qualcuno a fargli un po’ di compagnia. La strada sale sempre di più, piove a dirotto. Mi rassicuro che stia attento alle curve. Finalmente dopo più di 45 minuti arriviamo al capolinea. Con mia sorpresa non ripartiremo subito. E’ previsto uno stop di 15 minuti circa….. Ne approfitto per bere un prosecchino nel bar-ristorante della piazza di San Romolo, tanto tardi per tardi…. Dopo circa 10 minuti Marco viene a chiamarmi. Dice al barista che è venuto a recuperare il suo UNICO passeggero. Ce la ridiamo di gusto. Risaliamo sull’autobus e ritorniamo a Sanremo.
Ad un tratto suona il cellulare: mio cognato mi informa che sono tutti nei pressi della pizzeria e che manco solo io. Peccato che non arriverò in tempo per la pizza nell’orario concordato. Mi chiede cosa è successo. Quando rispondo che sono su un autobus nei pressi di San Romolo, non crede alle sue orecchie, pensa che lo sto prendendo in giro. Decido allora di farlo parlare con Marco, che sempre più divertito lo prega di aspettarmi, gli dice che sono molto simpatico, che sono stato un’ottima compagnia in questo viaggio e di non disperarsi…. Che prima o poi arriverò !
Arrivato a Sanremo mi congedo da Marco e lo saluto calorosamente (ormai siamo diventati amici) e mi presento in pizzeria con un ritardo di circa un’ora e mezza. Mi odiano, hanno una fame che mangerebbero anche le gambe del tavolo. Sono diventato una barzelletta vivente. L’indomani la voce si sparge per i carruggi adiacenti al Bar Gino.Tutti gli avventori abituali lo sanno. I loro sfottò sono proseguiti per giorni.Più che agli aperitivi, in futuro dovrò stare attento alle insegne degli autobus !
Buonanotte ai Suonatori
Un altra notte,
questa notte,
porta canti per i sognatori,
racconta favole,
porta odori,
che hanno il gusto della liberta'.
Un altra notte,
questa notte,
ruba l'ombra
e fugge via,
solo attimi di poesia,
non c'è luce nella citta'.
E buonanotte ai sognatori di questa vita,
e ai perdenti perche'vincano una partita,
ai pescatori e alle loro lampare,
a chi cammina per il mondo,
sempre avanti come il mare.
(Nomadi)
Nostalgia
Come in un Film
La vita è come un film,
dove i protagonisti siamo noi.
Tutte le ore,
i minuti,
i secondi
scorrono sullo schermo della memoria,
a volte a colori,
qualche volta in bianco e nero.
E' un misterioso gioco,
E' un misterioso gioco,
che qualche volta vale la pena
di essere giocato, sempre.
Ogni gesto della nostra vita
Ogni gesto della nostra vita
determina la bellezza o la bruttezza
del nostro destino.
Amico
E' Tempo
sabato 19 gennaio 2008
Favole
Se Non Ho Te
La, mia libertà,
di bere a grandi sorsi i giorni miei,
nuove strade fra di noi nuove luci,
nuovi occhi e poi, un cammino, che non finisce mai,
la, mia libertà,
la mia vita si apre come una poesia,
le domande dentro di te,
come acqua fra le dita sai,
se ne vanno rivedendo gli occhi miei,
e sul tuo cuore sai,
io riposerò il tuo respiro è soltanto un attimo,
che corre forte parla di noi,
e non ha tempo di voltarsi mai,
e come i sogni, che bruciano,
dietro ad un sorriso piano si nascondono,
ed ho paura, di dirti che, i
o non ho niente, se non ho te.
Ed ho paura ad ammettere che
non ho niente se non ho te ed ho paura sai di ammettere
che non ho niente se non ho te.
di bere a grandi sorsi i giorni miei,
nuove strade fra di noi nuove luci,
nuovi occhi e poi, un cammino, che non finisce mai,
la, mia libertà,
la mia vita si apre come una poesia,
le domande dentro di te,
come acqua fra le dita sai,
se ne vanno rivedendo gli occhi miei,
e sul tuo cuore sai,
io riposerò il tuo respiro è soltanto un attimo,
che corre forte parla di noi,
e non ha tempo di voltarsi mai,
e come i sogni, che bruciano,
dietro ad un sorriso piano si nascondono,
ed ho paura, di dirti che, i
o non ho niente, se non ho te.
Ed ho paura ad ammettere che
non ho niente se non ho te ed ho paura sai di ammettere
che non ho niente se non ho te.
(NOMADI)
Fuochi nella Notte
Momenti
Ricordi
Scrivo
Scrivo per te,
è cio'che so fare.
Dirti parole,
parole buone e nuove.
Scrivo per degli amici miei,
che non mi perderanno mai.
Scrivo per chi poi da solo
resta a pensare.
Scrivo per chi non capirà.
Scrivo dei miei pensieri e i tuoi.
Scrivo per non morire mai.
Cose che non mi dirai.
Cose che io sognerei.
Cose che forse a volte
non racconterei.
IO E TE
Ombre nella notte
Intorno a me il buio.
Fantasmi aleggiano nella mia stanza,
mentre i ricordi mi invadono la mente.
Passano ombre nella notte,
gioie,
paure e noie.
Le gioie della vita nella notte fonda rincorrono stelle,
mentre i dolori rimuovono nuvole.
Ma sara'come il tempo vuole,
forse tra quelle nuvole
c'è anche il sereno.....
Liberta'
Aironi
Finestra
Dalla finestra di casa
vedo i bambini per strada giocare,
un vecchio dall’aria un po’ triste
se ne sta solo seduto a pensare….
Un cane che ha perso il padrone
va in giro abbaiando qua e là,
due cuori si baciano e ridono
pensando al futuro di quel che sarà….
Un timido passero solo
vola sui tetti della città,
un povero cerca rifugio al freddo che fa
mentre due cuori si scaldano
sotto l’insegna di quel pianobar…
Vita
giovedì 17 gennaio 2008
Malinconia d' Autunno
Cammino sotto la pioggia con malinconia,
un'aeroplano è più in alto,
la mia fantasia
una ragazza che vende fiori
all'angolo di una strada
sta piangendo,sento un treno che va....
Giardini spogli d'autunno in questa città,
intorno solo silenzio,
all'angolo di una strada
sta piangendo,sento un treno che va....
Giardini spogli d'autunno in questa città,
intorno solo silenzio,
chissa che farò,
la dolce estate era già finita,
mi lascia in bocca questa malinconia d'autunno
che mai se ne andrà....
Il buio avvolge le luci di questa città,
che mai se ne andrà....
Il buio avvolge le luci di questa città,
ritorno a casa, son triste,
ma poi passerà,
nella mia mente c'è una canzone,
mentre la canto penso al nostro amore
che mai più finirà...
Merlino
Sei sempre lì accovacciato
sul solito gradino
nell’attesa del nostro ritorno la sera.
I nostri sguardi si incontrano nel silenzio.
Chissà quante cose avresti da dirci,
ma non puoi,
le leggiamo solo nei tuoi occhi,
che guardano fissi nei nostri.
Basta una carezza per farti contento,
tu che non chiedi mai niente.
I tuoi silenzivalgono più di quelle mille parole
che si sprecano inutilmente
nella vita quotidiana di noi umani.
E’ dolce addormentarsi
sapendoti vicino
mentre ti stringi a noi
e ti fai coccolare.
Vorrei
Vorrei che il giorno sia breve
e venisse subito la seraper riabbracciarti.
Vorrei dirti tutto quello che provo per te
ma non sempre riesco.
Vorri che i nostri sguardi si incrociassero
fino a stancarsi.
Vorrei regalarti sempre nuove emozioni
per riuscire a stupirti.
Vorrei tenerti sempre nel cuore,
saperti sempre felice
e consolarti quando sei triste.
Vorrei cavalcare con te le onde del mare
e scalare le montagne piu' alte.
Vorrei addormentarmi sapendo che mi ami..........
il senso della vita
La notte
Sogno
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